Si é concluso il 19 Settembre con la lettura del dispositivo in Corte di Cassazione il procedimento penale che vedeva imputato il Dott. Diamante Pacchiarini, in concorso con altri, per reati contro la P.A. nell’ambito dell’inchiesta nota come “Concorsopoli Umbria”.

La sua scelta difensiva del rito abbreviato in primo grado lo aveva portato ad una condanna per falso e associazione a delinquere, poi parzialmente riformata dalla Corte di Appello, che ne aveva confermato soltanto la condanna per falso.

In questo processo, come in tutti i filoni processuali nati dalla medesima inchiesta Cittadinanzattiva Regione Umbria APS si é costituita parte civile, resistendo alle molteplici eccezioni delle difese, che ne richiedevano l’esclusione.

Il possesso di tutti i requisiti ad essere parte e a vedersi riconosciuto il diritto al risarcimento del danno é stato riconosciuto in tutti i gradi di giudizio.

Anche in Cassazione, la discussione orale in presenza (espressamente richiesta dalla difesa Pacchiarini) ha visto l’Avv. Sara Pievaioli impegnata nella difesa dei principi statutari e delle attività concretamene realizzate dall’associazione come elementi indefettibili che, dal lontano 1992 – anno della sua costituzione come sede regionale – ad oggi, senza interruzione, la legittimano ad essere parte nei processi penali che abbiano ad oggetti i reati contro la P.A.

L’impegno é stato coronato dalla conferma della sentenza appellata e quindi dal riconoscimento di questa legittimazione, tanto avversata, quanto ampiamente e motivatamente meritata.

Sarà nostra cura portare avanti l’ottimo risultato raggiunto chiedendo in sede civile la liquidazione del danno riconosciuto dal giudice penale in forma generica.