Giornata contro la violenza agli operatori sanitari e socio-sanitari
Il punto di vista di Cittadinanzattiva
Spoleto, 12 marzo 2024 – “La violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari è sicuramente una sfida complessa che ha bisogno del coinvolgimento di tutte le parti interessate, cittadini compresi.
L’aumento sembra però essere direttamente proporzionale alla crisi del sistema sanitario, una crisi che viene da lontano, sappiamo bene quanto sia “riduttivo” addebitare tutto alla pandemia!
Oggi, se da un lato abbiamo gli operatori sanitari “superstiti”, che si trovano a lavorare in situazioni veramente molto difficili, con un livello di tensione che si sta alzando sempre di più, anche a causa della ristrutturazione della nostra sanità regionale; dall’altro ci sono i cittadini, stressati e frustrati, perché non riescono più a curarsi.
Fermo restando che la violenza è sempre inaccettabile e ingiustificabile, a volte potrebbe essere compresa nel caos della sanità che stiamo vivendo.
Noi di Cittadinanzattiva ci occupiamo di promozione e tutela dei diritti, non abbiamo ricette per curare questo male ma ci rendiamo disponibili a collaborare alle eventuali campagne di sensibilizzazione pubblica, possiamo avvalorare la tesi di chi suggerisce un supporto legale e psicologico per chi ha subìto violenza, o che nelle nostre facoltà di medicina ci si soffermi di più sul concetto di umanizzazione ma anche sulla gestione dello stress.
Ma è determinante secondo noi, che le strutture sanitarie garantiscano a tutti gli operatori la sicurezza sul luogo di lavoro, che non è solo la sicurezza fisica.
Abbiamo da poco terminato un progetto sul disagio lavorativo, anche nel settore sanitario sono moltissime le persone che hanno questo tipo di problematiche.
Presto pubblicheremo il nostro “Manifesto dell’organizzazione (im)perfetta”, da dove emerge che il lavoratore deve essere considerato prima una “persona” poi un “dipendente”. E questo non deve valere solo per il settore privato!
Siamo convinti che buona parte delle tensioni si potranno ridurre solo quando i cittadini potranno ricominciare a curarsi, ma qui i protagonisti sono i nostri decisori politici e, facciamo appello alla loro onestà intellettuale nel prendere decisioni giuste ed eque per tutti.