Siamo arrivati ad un punto decisivo per il futuro dei rifiuti della nostra regione. Il solito sistema di interessi incrociati, cambiata solo la casacca, per i prossimi anni vuole rifiuti per inceneritori e cementifici, ampliamento certo delle discariche esistenti, impiantistica sovradimensionata e utile solo a operazioni speculative.
Da un anno diversi comitati e associazioni stanno presentando una proposta alternativa centrata sulla riduzione dei rifiuti, l’estensione del porta a porta, e nuovi piccoli impianti per il recupero di materia dall’indifferenziato. Decine di associazioni hanno sottoscritto la proposta, insieme a diversi sindaci. La giunta regionale risponde con tre impianti per fare css, le direzioni regionali si schermano dietro la presunta neutralità della norma e dei procedimenti, arpa non ha la forza statutaria per opporsi alle richieste, spesso pretese, dei produttori di rischio; nel consiglio regionale albergano conflitti di interesse in materia di rifiuti; la qualità del sistema, i suoi costi e la gestione degli impianti danno l’impressione di non corrispondere a criteri di efficienza efficacia ed equità. Soprattutto sembra di ravvisare l’imbarazzo di non poter confutare i nostri dati, previsioni e soluzioni come verificato durante i pochi incontri con i vertici regionali che siamo riusciti a strappare. Nulla di nuovo. Lo abbiamo visto in tutti questi anni addietro nelle tante battaglie ambientali dal nord al sud dell’Umbria. A tutto questo opponiamo non solo un nuovo piano dei rifiuti ma vogliamo costruire percorsi pubblici di controllo dell’operato dei vari soggetti deputati, e di indirizzo delle
misure di Prevenzione Primaria da esposizioni inquinanti involontarie. L’Ecodistretto, nato dal lungo lavoro fatto con i Medici per l’Ambiente, è la sostanza pratica e articolata del processo a cui vogliamo dare vita in ogni territorio in cui ci sia sensibilità e mobilitazione a difesa delle matrici ambientali e della salute dei nostri corpi. A questo fine è urgente la riattivazione immediata del Registro Tumori di Popolazione,
così come era organizzato prima della sua chiusura. Sarà necessario che il nuovo Registro contempli tra le sue finalità istitutive anche la Valutazione delle Esposizioni attuali. Sappiamo più che mai ora, quale sia l’entità del disastro imminente. La nostra casa sta bruciando, il cambiamento climatico, causato dalle irresponsabili, avide e predatorie produzioni umane, ci sta presentando il conto. Grandi disuguaglianze sociali
crescono all’ombra delle produzioni più impattanti, che usano aria, acqua, suoli e corpi come prolungamento delle loro attività senza porsi alcun limite. I grandi inquinatori non sembrano voler retrocedere. Come nemmeno sembra arrestarsi l’accaparramento della risorsa idrica, continuamente sottoposta a privatizzazioni di fatto, come nella nostra regione Umbria ad opera della multiutiliy romana.
A tutto questo dunque vogliamo siano destinati i tanti soldi del Recovery Found: economia circolare vera, non quella di inceneritori e cementifici, e una Giusta Transizione Energetica che rispetti i territori, che dia alle comunità la possibilità di decidere come produrre la propria energia, che non dia più enormi sussidi alle fonti fossili dalle quali non potrà venire nulla di buono. Se sei parte del problema, non puoi essere parte della soluzione!

Per questo ci mobilitiamo il 24 aprile
TERRITORI SOLIDALI PER UNA BATTAGLIA COMUNE!

 

PROPONENTI Coordinamento Regionale Umbria Rifiuti Zero – Movimento Difesa del Cittadino – Osservatorio Borgogiglione – Gruppo Ecologista il Riccio – ISDE- Medici Per l’Ambiente – Comitato di via Protomartiri Francescani di S. Maria degli Angeli – Comitato Molini di Fortebraccio – Comitato Antipuzza Villa Pitignano Bosco Ponte Felcino e
Ramazzano – Comitato Inceneritori Zero – Comitato No Inceneritori di Terni – Rifiuti Zero Spoleto – Comitato Gubbio Salute Ambiente – Ecologicpoint – Comitato per la tutela ambientale della conca eugubina – Comitato Salute Ambiente Calzolaro Trestina Altotevere Sud – Comitato per la Salvaguardia della salute e dell’ambiente di Fossato di Vico –
Comitato di Monteluiano – Comitato Soltanto la Salute – Comitato Rio Fergia – WWF Umbria – Zero Waste Italia