Presentato il 25 settembre il XXII Rapporto sulla sicurezza a scuola.
LE PROPOSTE DI CITTADINANZATTIVA
PROGRAMMARE OLTRE IL PNRR – Il PNRR rappresenta una opportunità unica e irripetibile ma già ora occorre guardare al post PNRR, con l’utilizzo di fondi ordinari nazionali ed europei, non solo per garantire il funzionamento delle nuove strutture (in particolare nidi e scuole dell’infanzia) ma per assicurare continuità dei fondi all’edilizia scolastica, se si vuole davvero capovolgere, in meglio, la situazione delle nostre scuole, rendendole non solo sicure ma accessibili, ecosostenibili e belle, dotate di palestre e mense.
INTERVENTI MANUTENTIVI TEMPESTIVI – La rassegna di crolli (69), mai così numerosi, interpella direttamente gli enti proprietari degli immobili scolastici, Comuni e Province, a cui chiediamo di proseguire a tappeto le indagini diagnostiche di soffitti e solai e di intervenire sulle situazioni più urgenti; di garantire gli interventi di manutenzione ordinari e straordinari essenziali per evitare il deterioramento degli edifici e il ripetersi incontrollato di episodi gravi, di tragedie sfiorate per puro caso.
RIVEDERE IL CALENDARIO SCOLASTICO – Le motivazioni che impongono la revisione del calendario scolastico sono note: lavorative, economiche, sociali, di apprendimento, climatiche. Occorre avviare questo processo al più presto perché complesso e articolato, prevedendo fin dall’inizio il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate: enti proprietari, Ministero dell’Istruzione e della Salute, dirigenti scolastici, personale scolastico, forze sindacali, associazioni, studenti, famiglie, ecc.
SCUOLE E NIDI SEMPRE APERTI MA CON IMPIANTI E SERVIZI ADEGUATI – Tenere gli edifici scolastici aperti nei periodi di vacanza estivi e invernali, presuppone che siano dotati di impianti di condizionamento e di riscaldamento adeguati. Con la prossima programmazione triennale dell’edilizia scolastica è necessario prevedere un filone di spesa destinato a questo tipo di impianti, sia per sostituire quelli di riscaldamento altamente inquinanti, presenti ancora massicciamente, sia per investire in impianti di condizionamento/ventilazione in tutti gli ambienti scolastici e gli asili nido. Ciò eviterebbe alle famiglie meno abbienti e con bambini piccoli, l’aggravio di costi per servizi sostitutivi. Anche la disponibilità degli spazi esterni, di palestre e mense diventa essenziale per garantire qualità e benessere dello stare a scuola.
ANAGRAFE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA: AGGIORNAMENTO E NUOVI INDICATORI L’aggiornamento dei dati attualmente presenti nell’Anagrafe nazionale dell’Edilizia scolastica dovrebbe avvenire almeno con cadenza semestrale. Proponiamo che venga previsto l’inserimento di nuovi indicatori, tra i quali: dati relativi alla sicurezza, accessibilità, vivibilità di asili nido pubblici e convenzionati, esistenti e nuovi; tutti gli interventi previsti dalle varie linee di finanziamento (non solo PNRR) sui singoli edifici scolastici; l’indicazione delle scuole facenti parte di comunità energetiche, ecc.
CONVOCAZIONE DELL’OSSERVATORIO NAZIONALE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA – Chiediamo al Ministro dell’Istruzione la ripresa degli incontri periodici di questo organismo collegiale affinché eserciti pienamente le sue funzioni istituzionali in materia di indirizzo e coordinamento nell’edilizia scolastica sia in relazione al PNRR che nella programmazione triennale ordinaria degli interventi oltre che nella diffusione della cultura della sicurezza.
MAPPATURA DELLE SEDI UNIVERSITARIE – Alla luce della sperimentazione condotta con il II monitoraggio civico di 22 sedi di atenei di 7 città italiane e del verificarsi di due episodi di crollo in due atenei, di cui uno grave, si chiede al Ministero dell’Università l’avvio di un censimento delle sedi universitarie esistenti, almeno statali, per monitorarne le condizioni strutturali, manutentive e di sicurezza interna. Invitiamo tutti gli studenti universitari d’Italia che vogliano conoscere lo stato delle sedi che frequentano, a contattare la Scuola di Cittadinanzattiva (scuola@cittadinanzattiva.it) per avere accesso all’apposita griglia.
PREVENIRE/FRONTEGGIARE I RISCHI: IL RUOLO DEI DOCENTI – Come la Survey Impararesicuri 2024 dimostra, è cresciuta la consapevolezza nei docenti circa i rischi presenti nelle scuole e sul territorio e anche la necessità di attrezzarsi per fronteggiarli e/o prevenirli. Tutti sono chiamati ad esercitare la responsabilità secondo il proprio ruolo per garantire il diritto alla sicurezza di chi studia e lavora nelle scuole, soprattutto Dirigenti scolastici e docenti: segnalando tempestivamente inadempienze e ritardi negli interventi richiesti; promuovendo l’adozione di procedure e comportamenti per rendere tutti in grado di fronteggiare eventuali emergenze, con l’ausilio di soggetti istituzionali preposti ma anche di associazioni come Cittadinanzattiva.
ASSICURAZIONI PER GLI INFORTUNI MA NON PER I CROLLI – È stata rinnovata l’assicurazione dell’INAIL che tutela studenti ed insegnanti da infortuni per qualunque attività didattica o lavorativa interna o esterna alla scuola. Chiediamo ai Ministeri competenti di prevedere un risarcimento adeguato alle famiglie delle vittime dell’insicurezza delle scuole, così come richiesto nel 2019 da Cittadinanzattiva e Save the Children con un disegno legge sulla sicurezza a scuola, che, purtroppo, non ha avuto seguito. Visto il ripetersi di episodi e di tragedie sfiorate, sarebbe urgente prevedere un fondo di risarcimento per le famiglie di alunni e del personale scolastico vittime dell’insicurezza delle scuole.
RICONOSCERE LA CITTADINANZA ITALIANA AI MINORI CHE NASCONO E CRESCONO IN ITALIA – La presenza degli studenti con cittadinanza non italiana rappresenta un fatto strutturale che deve essere affrontato come tale. Chiediamo con forza al Parlamento, insieme a tante organizzazioni civiche e forze politiche, di rivedere questa legge per dare piena cittadinanza a bambini/e, a ragazzi/e che nascono o arrivano da piccoli nel nostro Paese, garantendo loro, nel frattempo, cura e sostegno per favorire processi di inclusione, potenziando l’offerta formativa scolastica ed extrascolastica, soprattutto nelle zone del Paese in cui è maggiore la concentrazione di minori con background migratorio.