Il 20 ottobre 2023 presso la sede di Cittadinanzattiva Perugia a San Sisto a si è tenuta la tavola rotonda “LA FORZA DEL SOCIALE” organizzata da Umbria next e moderata dal Consigliere comunale di Perugia Nicola Volpi.
L’incontro è stato aperto dal Presidente della Giunta Regionale Marco Squarta che ha anticipato i progetti regionali in ambito sociale e, dopo i saluti di Leonello Mattioli, Coordinatore di Cittadinanzattiva Perugia, Nicola Volpi ha introdotto le tematiche oggetto della seduta e presentato relatori che hanno affrontato a 360 gradi le criticità attuali riguardanti la povertà, la famiglia, i giovani e gli anziani.
Ha dato inizio agli interventi il Direttore della Caritas Diocesana di Perugia-Città della Pieve, Don Marco Briziarelli, che ha fornito i numeri in costante aumento delle persone in difficoltà economiche, ormai il 70% risultano essere famiglie italiane con lavori sotto pagati e/o con situazioni di separazioni coniugali.
L’impoverimento generale della classe media e le sempre meno risorse che vengono erogate per il sociale, stanno portando la Caritas ad un indebitamento al momento difficilmente colmabile.
A seguire è intervenuto Diego Buratti, Responsabile della sede di Perugia di Pepita, Società cooperativa che svolge un servizio assistenziale ed educativo per tanti ragazzi in età scolastica. 34 oratori con 20 educatori che, con una modica spesa, forniscono un valido supporto per le famiglie, con servizi che vanno dalle mense alle attività scolastiche, sportive e sociologiche. Senza questi servizi i giovani sarebbero lasciati a se stessi, in balia dei cellulare o in preda ai possibili pericoli che ci propina la società oggi come violenza e droghe.
E’ poi la volta di Elisabetta Mazzeschi, Vicepresidente di “Articolo 26”, associazione di genitori che ha come focus la libertà educativa dei propri figli così come previsto dal 3 comma dell’art. 26 della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo. Libertà intesa non come prevaricazione verso l’operato degli insegnanti o difesa ad oltranza dei propri figli, ma vista come una collaborazione fattiva scuola/famiglia per una educazione coordinata dei più giovani che saranno il nostro futuro.
Interviene poi Vincenzo Aquino, Coordinatore regionale Associazione Nazionale Famiglie Numerose e Presidente della consulta della Famiglia del Comune di Perugia. Come tutti gli relatori, anche Aquino porta i numeri, quello dei suoi 11 figli. Il merito dell’associazione che rappresenta, è quello di aver ben interpretato l’isolamento sociale e le difficoltà economiche delle famiglie con tanti figli e di aver trasformato le difficoltà in forza. La forza di creare un movimento in grado di suggerire iniziative e creare condizioni tali affinché i propri figli potessero avere le stesse opportunità dei loro compagni di scuola o di
gioco.
Maurizio Valentini, Coordinatore Age provincia di Terni e Coordinatore delle Unità Psico-sociali Anpas Umbria, ha illustrato quelli che sono i pericoli derivanti dall’uso delle nuove tecnologie, soprattutto per i nativi digitali. Uno studente italiano usa il proprio cellulare 5 o 6 ore al giorno in assenza dei genitori, ciò, oltre ai rischi connessi alla rete, crea o alimenta solitudine o è frutto della solitudine? In America, dove sono, per così dire più avanti di noi, già utilizzano programmi che oltre a creare un’identità digitale, consentono di avere una famiglia ideale e di vivere in mondi virtuali. Che sarà di noi?
Loreno Mercanti, Rappresentante del Coordinamento Centri Socio Culturale riferisce in merito alle attività autofinanziate, svolte dai vari circoli ricreativi della città di Perugia, a favore degli anziani, che vanno dai corsi di pittura alla ginnastica dolce. Nonostante le difficoltà dovute alla mancanza di spazi, alle remore alla socializzazione anche dopo la fine della pandemia e alla diffidenza di mettersi in gioco innata nelle persone anziane, stanno facendo il possibile per consentire a chi lo voglia, una terza età sana e piena di impegni.
Per Cittadinanzattiva ha preso la parola Lucia Viti che, dopo aver ringraziato relatori e ospiti della loro presenza, sintetizza la storia dell’Associazione dalla nascita nel 1978 al cambiamento di nome a Cittadinanzattiva nel 2000 e il core business che è la tutela dei diritti: della salute con il Tribunale dei Diritti del Malato, dei consumatori, dei cittadini nell’ambito della Giustizia, della scuola e dell’ambiente. “La Partecipazione al progetto Community PRO è stata importante per la lettura e la comprensione del mondo dell’associazionismo oggi!” dice Lucia “L’Istat rileva un calo dei volontari, è come se non funzionassero più i grandi ideali di lungo respiro, ma poiché il bisogno di reciprocità resta, se c’è qualcuno sul territorio che fa da promotore, la risposta è alta, ma questi cittadini non sono registrati dal sismografo del “volontariato”.
La strategia è diventare molto bravi a creare reti stabili, forme di collaborazione strutturate e consolidate, non estemporanee, che attraggono energie, persone, risorse. Occorre individuare dei grandi temi di inclusione in cui i vari mondi – ossia le associazioni con diverse mission – possono lavorare insieme, in maniera trasversale. Il secondo elemento sono i beni comuni locali che ci ricordano come il massimo di partecipazione sia sulla prossimità anche fisica.”